Utenze domestiche

 
 

Trasferimento si/no

Non sono pochi i casi in cui l’inquilino, al termine del contratto di locazione, non avendo ormai molto da perdere, interrompa il pagamento delle utenze o degli oneri condominiali. Se per le spese condominiali risponde sempre il padrone di casa nei confronti del condominio (salvo poi rivalersi, in base agli accordi, contro il conduttore), nel caso dei contratti di fornitura della luce, del gas e dell’acqua è necessario fare una distinzione a seconda che l’utenza sia rimasta intestata al padrone di casa oppure l’inquilino abbia sottoscritto un proprio contratto. Analizziamo entrambe le ipotesi, con riferimento alla bolletta dell’acqua (il discorso, però, può essere esteso, per analogia, anche alle altre utenze).

UTENZA INTESTATA ALL’INQUILINO

Se l’inquilino lascia l’appartamento preso in affitto nonostante non abbia pagato le bollette dell’acqua,luce ,gas o altre utenze; il debito non si trasferisce al padrone di casa, contro il quale il Comune o le compagnie creditrici non possono agire per ottenere il versamento della morosità.

UTENZA INTESTATA AL PADRONE DI CASA

 In tale ipotesi, il locatore dovrà pagare per poi rivalersi contro l’inquilino. Sempre che le diffide preventive a sanare la morosità inviate al conduttore prima del pagamento non sortiscano effetto. Dunque, se non vuole rischiare il distacco della fornitura di luce, gas o acqua il titolare dell’immobile deve ricordare che gli effetti del debito ricadono in prima persona su di lui.

In conclusione,quando si affitta un immobile,conviene sempre trasferire tutte le utenze.